Eccovela!!
Però prima un'altra premessa: a me sinceramente non convince molto come capitolo...ditemi voi...Prometto che i prossimi cercherò di renderli più interessanti!
P.s.: il racconto è fatto in prima persona perchè trovo sia più facile immedesimarsi!
Buona Lettura!
Capitolo 2
“Fa un caldo infernale!” esclamai.
Su quell’auto si moriva dal caldo, nonostante i finestrini aperti, il sole non ci dava tregua. Ero in viaggio verso la casa di Pier con Marco, ovviamente guidava lui, io non amo particolarmente guidare quindi quando posso evito!
Marco guidava come un pazzo! Per fortuna la casa non era molto distante.
Il tour è finito ormai da un mesetto circa e da allora Pier e io ci siamo sentiti molto poco e solo tramite cellulare. Siamo stati molto impegnati entrambi e oggi finalmente riusciamo a vederci! Non credo mi abituerò mai al fatto che quel ragazzo con cui sono cresciuta ora è una Superstar!
Dopo venti minuti di macchina arrivammo davanti alla casa, scesi dall’auto e salutai Marco (che ci avrebbe raggiunto più tardi) e mi girai a fissare la casa: una bella casetta, non era situata in centro città, ma neanche troppo distante da esso. Andai verso la porta e suonai il campanello.
Rimasi lì fuori una decina di minuti, nell’attesa mi misi seduta sui gradini che portavano all’entrata e dopo ancora un paio di minuti sentì la porta aprirsi; mi voltai e quando lo vidi mi alzai e corsi da lui, lo abbracciai e lui mi invitò ad entrare. Una volta dentro mi fece strada verso il salotto e mi fece accomodare sul divano.
“Allora come stai?” mi chiese.
“Tutto bene, grazie! Tu? “
“Io anche! Mi ci volevano un po’ di vacanze, ma non vedo l’ora di ricominciare!” rispose mentre frugava in un cassetto del grande mobile che c’era li.
Il salotto non era molto grande, ma era abbastanza spazioso da ospitare una decina di persone. L’arredamento era semplice e composto da una piccola scrivania in un angolo, il grande mobile, un tappeto, un tavolino e il divano su cui ero seduta.
Dopo aver frugato a lungo si girò e si sedette vicino a me, in mano aveva alcuni fogli che cercava di mettere in ordine.
“Guarda!” disse lui porgendomi i fogli “io vado a prendere qualcosa da bere, arrivo subito” .
Io presi i fogli e gli diedi un’occhiata: erano testi di canzoni!
“Nonostante la vancanza non ho mai smesso di scrivere!” esclamò lui, tornando dalla cucina con un vassoio “ecco, tieni” disse infine appoggiandolo sul tavolino.
Mi presi un bicchier d’acqua continuando a osservare i fogli, erano dei testi molto belli, alcuni anche molto strani, ma pur sempre molto belli.
Passammo metà della giornata a parlare, era da un mese che non ci vedavamo…bisognava recuperare! E quasi ci stavamo scordando di Marco che ci aspettava al parco con la sua nuova fiamma Alessia, pronto a presentarcela.
Io, Marco e Pier siamo grandissimi amici fin dai tempi delle scuole, siamo praticamente inseparabili! Insieme a noi c’è anche Sarah, anche se ormai è più di un anno che abita negli Stati Uniti.
“uuh è tardi dobbiamo andare! Marco ci aspetta!!”
Presi la mia roba e aspettai Pierdavide nel cortile davanti casa, lui uscì, chiuse la porta dietro di sé e ci incamminammo verso i giardini.
Il caldo aveva lasciato il posto ad un venticello fresco e la strada era quasi deserta. I giardini non erano molto distanti dalla casa, giusto una decina di minuti dalla casa.
Entrati nel parco ci andammo a sedere su una panchina; Marco e la ragazza non erano ancora arrivati.
Come mio solito mi sedetti a gambe incrociate e lui si sedette accanto a me; guardavamo entrambi il cielo che, a parte una piccola nuovoletta bianca, era limpido e sereno.
“Chissà che fine ha fatto!” esclamai.
“Già”.
Pierdavide non è mai stato un tipo di molte parole, tra i tre sono quella con cui si confida di più, ma non lascia trasparire niente di più del minimo indispensabile, anche se non è più come prima, dopo quello che è successo alla fine del tour. ..